L’inappetenza è un sintomo comune che caratterizza terza età, cancro (specie il cancro al colon, alle ovaie o al pancreas), malattie croniche oppure gli effetti collaterali di alcuni farmaci. Il primo trimestre della gravidanza è comunemente associato allo scarso appetito che può essere accompagnato da nausea e vomito. Il termine medico utilizzato per definire la mancanza di appetito è anoressia. L’inappetenza può essere definibile come una diminuzione del desiderio di mangiare. Essa può insorgere in presenza di condizioni che interessano l’apparato digerente o in concomitanza con condizioni più generalizzate, come infezioni, disidratazione o malattie croniche.
I farmaci (come antibiotici, chemioterapici e narcotici) sono cause comuni di scarso appetito. Le malattie croniche (tra cui insufficienza cardiaca, malattia polmonare ostruttiva cronica, epatite e insufficienza renale) possono causare l’insorgenza di inappetenza. I cambiamenti a carico della normale percezione di olfatto o gusto possono comportare scarso appetito. A seconda della causa, l’inappetenza può essere altalenante o costante.
L’inappetenza raramente comporta l’insorgenza di una condizione estremamente grave. Tuttavia, lo scarso appetito può essere associato a disidratazione che, se non trattata, può causare squilibrio elettrolitico, shock o coma. E’ consigliabile affidarsi immediatamente alle cure mediche (chiamare il 118) in presenza di sintomi di grave disidratazione, come stato confusionale o perdita di coscienza anche solo per un breve istante, pelle fredda o minzione ridotta.
Qualora l’inappetenza sperimentata sia persistente o motivo di preoccupazione, è consigliabile rivolgersi subito al medico.
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