Chi soffre del morbo di Crohn molto probabilmente ha avuto modo di scoprire che determinati alimenti contribuiscono a causare la comparsa di sintomi intestinali, specie durante i periodi di riacutizzazione della malattia. Imparare ad evitare tali cibi favorisce una migliore gestione della malattia e una riduzione dei sintomi gastrointestinali.
Che cos’è il morbo di Crohn?
Il morbo di Crohn (o malattia di Crohn) e la colite ulcerosa sono due tipi di malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI). Entrambe comportano una reazione immunitaria a discapito del tratto intestinale.
In caso di colite ulcerosa, il colon risulta infiammato e l’intestino tenue preserva il suo normale funzionamento. In presenza del morbo di Crohn, la possibile infiammazione a carico dell’intestino tenue rende difficoltosi sia la digestione che l’assorbimento dei nutrienti essenziali assunti tramite il consumo di alimenti. Per chi soffre del morbo di Crohn, eventuali carenze nutrizionali e la mancanza di appetito possono comportare malnutrizione. Quest’ultima può essere causata da alterazioni del gusto, ridotta assunzione di cibo o nutrienti, carenze nutrizionali o dal processo stesso correlato alla malattia infiammatoria intestinale.
Quando il morbo di Crohn colpisce solo l’intestino tenue, la malattia è caratterizzata da diarrea e malnutrizione. Nel caso in cui anche l’intestino crasso risulti infiammato, gli episodi di diarrea possono essere gravi. Una forma grave di diarrea combinata a malnutrizione spesso comportano la comparsa di altre tipologie di problemi. Per esempio, una persona affetta dal morbo di Crohn può soffrire di anemia e presentare bassi livelli di vitamina B12, acido folico o ferro.
Le carenze nutrizionali e l’incapacità di mantenere un peso normale costituiscono un grave problema per molte persone, bambini compresi, che soffrono del morbo di Crohn.
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