La primavera è il periodo dell’anno che normalmente viene associato alle allergie stagionali. Quando gli alberi iniziano a fiorire e il polline si diffonde nell’aria, chi soffre di allergia inizia a sperimentare i classici sintomi come naso gocciolante e starnuti. Ogni anno, sono molte le persone che soffrono di rinite allergica stagionale, più comunemente conosciuta come raffreddore da fieno.
Anche se non esiste una cura in grado di contrastare in modo definitivo le allergie primaverili, esistono comunque molti modi per combatterle, dai farmaci alle abitudini domestiche.
Quali sono le cause delle allergie primaverili?
La causa principale delle allergie primaverili è il polline: minuscoli granuli rilasciati nell’aria da alberi ed erbe al fine di fecondare altre piante. L’entrata dei granuli di polline nel naso di un individuo allergico comporta una risposta ipersensibile del sistema immunitario.
Quest’ultimo identifica erroneamente il polline come un agente estraneo indesiderato rilasciando quindi anticorpi, sostanze che abitualmente identificano e attaccano batteri, virus e altri organismi causa di malattie. Gli anticorpi attaccano gli allergeni causando il rilascio di una sostanza chimica nel sangue chiamata istamina. L’istamina, a sua volta, provoca la comparsa di naso gocciolante, prurito oculare e altri sintomi propri delle allergie primaverili.
Il polline può viaggiare per chilometri, causando, lungo il suo percorso, estremo disagio negli individui che soffrono di allergie. La conta pollinica misura la quantità in granuli di allergeni presenti nell’aria per metro cubo. Per maggiori informazioni sulla conta pollinica settimanale o giornaliera delle varie regioni italiane, è possibile consultare il sito dell’Associazione Italiana di Aerobiologia (ilpolline.it). Per maggiori informazioni sulle piante a cui fare attenzione in caso di allergia, è possibile consultare questo articolo.
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