Sebbene molti pazienti abbiano riscontrato che seguire certi tipi di diete giovi alla loro pelle, mentre determinati cibi ne aggravano la condizione, non esistono studi che a tutt’oggi abbiano stabilito un legame decisivo fra psoriasi e alimentazione. Non esiste una dieta specifica per la psoriasi, ma coloro che ne soffrono dovrebbero comunque seguire una alimentazione sana.
Le persone obese sono maggiormente a rischio di psoriasi. Perdere peso, quindi, può contribuire a migliorare la condizione. Mantenere il peso forma e mangiare in modo salutare sono tra gli obiettivi principali sui quali una persona affetta da psoriasi dovrebbe concentrarsi.
La psoriasi è una condizione infiammatoria della pelle. Perdere peso favorisce la riduzione dei livelli della proteina c reattiva, che viene prodotta dall’organismo in risposta a un’infiammazione. Aumentare i livelli di attività e perdere chili può contribuire a ridurre i livelli della proteina sopra menzionata.
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Cosa dovrei mangiare?
Privilegiate i cibi che contengono antiossidanti come frutta, verdura, cereali e fagioli. Questi alimenti riducono l’infiammazione e possono essere quindi di aiuto contro la psoriasi.
Anche se non vi è possibile mettere in atto nell’immediato tutti i cambiamenti che andremo a suggerirvi, ricordate che anche piccoli cambiamenti sono di fondamentale importanza per migliorare la vostra salute. Per esempio, mangiate più verdura, sostituite il pane bianco e il riso con pane e riso integrali ed eliminate dalla vostra dieta i cibi lavorati. Procedete seguendo i vostri ritmi e focalizzatevi sulle scelte positive che fate.
Frutta e verdura
Quantità: dalle due alle quattro porzioni di frutta e un minimo di cinque porzioni di verdura (anche di più se volete) al giorno.
La frutta e la verdura sono ricche di antiossidanti che aiutano a tenere sotto controllo l’infiammazione in modo naturale. Preferite frutta e verdura a pigmentazione accesa, tipo ananas, spinaci, lamponi, mirtilli, peperoni rossi e carote.
Ricordate, in ogni caso, che la fonte migliore di antiossidanti sono gli alimenti e non gli integratori. Consumare questi cibi vi permette di usufruire di tutti i benefici che essi sono in grado di apportare. Non si può dire lo stesso di ciò che viene estratto e confezionato sotto forma di pillola, come nel caso degli integratori.
Porzioni indicative: una mela, un’arancia o una banana media; 100 g di lamponi; 100 g di verdura cruda o cotta.
Cereali
Quantità: dalle quattro alle undici porzioni giornaliere di cereali, preferibilmente integrali (pane integrale, riso integrale, avena, pasta). I cereali integrali contengono una varietà di antiossidanti anti-infiammatori. Inoltre, sono ricchi di fibre, che contribuiscono a ridurre i livelli di infiammazione.
Porzioni indicative: una fetta di pane integrale, 50 g di pasta, 60 g di riso e 30 g di cereali.
Fagioli e lenticchie
Quantità: da una a tre porzioni al giorno di fagioli, lenticchie, piselli o arachidi. Questi alimenti sono ricchi di proteine e contengono quantità elevate di antiossidanti e fibre.
Porzioni indicative: 120 g di fagioli o lenticchie.
Soia
Quantità: da una a due porzioni giornaliere di edamame, latte di soia, noci di soia e tofu. Numerosi studi hanno dimostrato una relazione diretta tra la riduzione dei livelli di infiammazione e il consumo di soia. La soia, inoltre, è un’eccellente fonte di proteine e contiene isoflavoni. Si ritiene che questi ultimi contribuiscano a ridurre l’infiammazione.
Porzioni indicative: 60 g di edamame, 1 tazza di latte di soia, 30 g di noci di soia e 120 g di tofu.
Grassi
Quantità: dalle tre alle nove porzioni al giorno di olio di oliva, olio di arachidi, noci o avocado. I grassi buoni aiutano il corpo a combattere l’infiammazione. Evitate margarina e simili poiché contengono grassi trans, i quali possono avere l’effetto opposto.
Porzioni indicative: 1 cucchiaino di olio, 2 noci.
Pesce
Quantità: dalle due alle quattro porzioni alla settimana. Preferite i tipi di pesce ad alto contenuto di acidi grassi omega 3 (salmone, acciughe, tonno e sardine). È stato ampiamente dimostrato che gli omega 3 sono di notevole aiuto nel ridurre l’infiammazione. Se il pesce non è di vostro gradimento, come alternativa potete prendere in considerazione integratori specifici contenenti omega 3 (consultate sempre il medico prima di assumere qualsiasi tipo di integratore).
Porzioni indicative: dai 120 g ai 170 g di pesce.
Quali cibi limitare?
I cibi che possono contribuire ad acuire l’infiammazione vanno consumati con moderazione oppure eliminati del tutto. Tra questi alimenti sono inclusi i cibi lavorati e da fast food. Questi, infatti, sono ricchi di grassi saturi, grassi trans, amidi e zuccheri raffinati. Se soffrite di una condizione infiammatoria, è di fondamentale importanza evitare carni grasse e cibi fritti poiché rischiate di acuire l’infiammazione. Se li mangiate una volta al mese il problema non sussiste, ma consumandoli una volta alla settimana sì.
Carne
Quantità: consumate fino a tre porzioni da 60 g a 90 g l’una alla settimana. Scegliete tagli magri come pollo, tacchino, lombata di manzo o lonza di maiale. I tagli grassi contengono una quantità maggiore di grassi saturi che comportano l’acutizzazione dell’infiammazione.
Zuccheri
Fate in modo di evitare i dolci il più possibile. Gli zuccheri favoriscono l’infiammazione.
Alcol
Limitatene l’assunzione il più possibile, almeno fino alla scomparsa dei sintomi. Sebbene il meccanismo sia tuttora sconosciuto (l’infiammazione è una possibilità), si ritiene che l’alcol possa contribuire a scatenare un attacco di psoriasi.
Psoriasi e glutine
Alcuni ricercatori ritengono che ci possa essere una crescente frequenza di celiachia tra le persone che soffrono di psoriasi.
I celiaci non sono in grado di digerire una proteina chiamata glutine, che si trova nel grano, nella segale e nell’orzo. Mangiare questi cibi può danneggiare il rivestimento dell’intestino tenue e provocare la comparsa di diarrea cronica e malnutrizione. Tuttavia alcune persone che soffrono di celiachia non presentano alcun sintomo. Se ritenete che l’intolleranza al glutine possa rappresentare un problema, consultate il medico e chiedete se è il caso di fare qualche esame specifico per la celiachia.
Se siete intolleranti al glutine e soffrite di psoriasi, potete migliorare la vostra condizione seguendo una dieta completamente priva di glutine (evitando qualsiasi alimento contenente grano, segale o orzo).
Aggiornato il 5 Ottobre 2021 da Paola B.